Siamo persone consacrate appartenenti alla Congregazione Religiosa Figlie di S.Anna, fondata da Madre Anna Rosa Gattorno l’8 dicembre 1866.
Siamo chiamate ad essere, per vocazione, l’estensione della famiglia di sant’ Anna e a vivere con gioia l’appartenenza a Dio nella semplicità di un cuore povero e in una dedizione materna ai fratelli/sorelle più poveri, soli e in qualsiasi modo bisognosi.
Sant’Anna è la madre di Maria Immacolata. Il suo nome ci è consegnato dall’antica tradizione espressa in un Vangelo apocrifo, il Protovangelo di Giacomo.
Le Chiese di Oriente e Occidente, nutrono una grandissima venerazione per sant’Anna perché, col suo sposo san Gioacchino, ha dato la vita a Maria e l’ha educata nella fede e nell’amore preparandola a diventare la mamma di Gesù.
In sant’Anna si sono realizzate le promesse fatte ai Padri dell’Antico Testamento, perché con la nascita di Maria, l’umanità comincia a vedere l’aurora della salvezza. Sant’Anna – per la Congregazione religiosa delle “Figlie di S. Anna”, fondata dalla beata madre Anna Rosa Gattorno, collaborata dal cofondatore Padre Giovanni Battista Tornatore – è una presenza determinante che radica la spiritualità della Congregazione nella spiritualità dei “Poveri di Jahvè”.
Infatti le Figlie di S. Anna sono chiamate ad essere l’estensione della famiglia della Santa Madre di Maria Immacolata e a svolgere nella Chiesa il loro servizio con dedizione materna, incarnando la spiritualità dei poveri del Signore animate dalla fede, dalla speranza e dalla carità, nella semplicità e prudenza, nell’ umiltà e mansuetudine.
ROSA GATTORNO nasce a Genova il 14/10/1831 in una famiglia agiata. Riceve una formazione cristiana ben solida e una formazione umana culturale secondo l’usanza del tempo. Rosa dimostra di possedere ottime qualità e inclinazioni naturali soprattutto per la musica e il canto. L’ambiente famigliare, però, risente delle idee socio-politiche del tempo. Infatti uno zio materno, Federico Campanella, amico di Giuseppe Mazzini, portava in casa Gattorno i maggiori patrioti del tempo, come ad esempio Goffredo Mameli. La giovane Rosa intratteneva gli ospiti con amabili conversazioni, col suono del pianoforte e col canto riscuotendo anche da loro, ammirazione e stima per la coerenza della sua fede e per la sua bontà: “non piegò mai in fatto di idee”.
Il 5/11/1852 sposa Gerolamo Custo. Il matrimonio è coronato dalla nascita di tre figli. Ben presto, però, il dolore bussa alla sua porta con la morte del marito prima e poi con quella dell’ultimo suo figlioletto. Vedova a soli 26 anni con due bambini, quale ‘donna forte’, non si scoraggia, coltiva il suo cammino di fede cristiana e di intensa vita di preghiera impegnandosi in un servizio di dedizione ai poveri e alle giovani disorientate e a rischio della Genova di allora.
Nel 1864 è favorita da Dio del dono carismatico di fondare un Istituto religioso di vita apostolica. Il Santo Padre, Pio IX, la incoraggia ad obbedire alla nuova chiamata del Signore.
L’8 dicembre 1866 a Piacenza, nasce nella Chiesa la Famiglia delle Figlie di S. Anna, impegnata nel servizio delle povertà del tempo: malati, orfani delle epidemie, disabili di vario genere, ragazzi e bambini ”pericolanti”. E questo, non solo in Italia, ma anche in terre lontane, Bolivia Brasile … Già Pio IX, prevedendo il rapido sviluppo dell’Istituto, aveva profetizzato a Rosa: “Il tuo Istituto si estenderà rapidamente in ogni parte del mondo”. E così fu.
Dopo aver vissuto pienamente con amore e per amore tutta la sua vita, madre Anna Rosa Gattorno entra nella vita vera e definitiva il 6 maggio 1900. Papa Giovanni Paolo II la proclama beata il 9 aprile del 2000.
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